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AGRIVALLEY

Progetto Agrivalley - Statte






Abstract




Come noto Statte, ex borgata periferica della Città di Taranto, è conosciuta al pubblico per la presenza nel suo territorio dello stabilimento siderugico ex ILVA spa. Storicamente il paese ha sempre vissuto delle sue tradizioni agricole, rinvenienti dall’antica civiltà rupestre, per la grande disponibilità di acqua dolce di cui è ricco il sottosuolo. L’agricoltura ha via via lasciato il posto dapprima all’occupazione messa a disposizione dal settore militare (Marina Militare di Taranto) e dagli anni ’60 dalla siderurgia. Il comparto agricolo stattese non è però mai scomparso. Le moderne tecnologie di coltivazione in serra fuori suolo o di Vertical Farming consentono oggi di tornare ad utilizzare quelle aree agricole in cui non è conveniente produrre anche solo per ragioni di green marketing, attraverso la produzione di prodotti certificati e a residui zero, riducendo gli sprechi, aumentando la qualità dei prodotti e favorendo azioni di sostenibilità ambientale e sociale.



Apulia Agri Valley. Statte Innova

Il Comune di Statte intende contribuire a rendere nuovamente fertile il territorio tarantino recuperando agli usi produttivi aree industriali dismesse, siti degradati dall’abbandono incontrollato di rifiuti, exdiscariche bonificate, capannoni abusivi e aree agricole incolteApulia Agri Valley nasce a Statte dall’idea su come un territorio afflitto dalla crisi economica, ambientale e sociale possa riprendere vigore ritornando al passato, avendo imparato molto dalla storia recente. La siderurgia ha “contaminato” suoli e menti dei cittadini, che hanno abbandonato la campagna per un alienante posto fisso nello stabilimento. L’idea dell’AgriValley quindi, nasce dal voler ridare vitalità alla principale vocazione del territorio: l’agricoltura.

Non più quella raffigurata dal contadino piegato, ma dell’agricoltore innovativo, in camice verde, smart,al passo coi tempi, capace di aggredire il futuro piuttosto che farselo crollare addosso, dalle delusioni diun’attesa di posto di lavoro fisso che non c’è più. Agricoltori ingegneri, tecnologi e agronomi, esperti di Iot e IA. Per loro è l’Apulia Agri Valley!

L’AAV è la risposta alle colture intensive a grosso impatto ambientale, con sempre maggiori problemi di inquinamento delle falde acquifere e dei terreni.

L’AAV è la risposta alla contaminazione diffusa e storica dei suoli, che seppur bonificati mai renderebbero attrattivo un prodotto della terra proveniente da Statte.



Statte Innova - in breve

 

 

Il Comune di Statte intende sostenere gli investimenti nella filiera agroalimentare e florovivaisticasostenibile, con progetti che riducono le emissioni di gas a effetto serra al di sotto dei parametri diriferimento e che siano in grado di generare un significativo numero di posti di lavoro. 

Statte Innova, con il progetto dell’Apulia AgriValley, promuove lo sviluppo di una filiera agroalimentare e florovivaistica sostenibile mediante il ricorso all’innovazione e la meccanizzazione del settore agricolo eflorovivaistico. Tali azioni conferiranno al settore un miglioramento delle competenze e la riqualificazione professionale dei lavoratori e delle persone incerca di occupazione, l’inclusione attiva delle persone incerca di lavoro. 

Statte intende tornare dove è nata, alle sue origini che sono legate alla terra ed alla civiltà rupestre in unambiente caratterizzato da straordinari paesaggi e habitat.

Persone, Cibo e Ambiente.

Il progetto ha le seguenti finalità:


1. sostenere le produzioni agricole ottenute con tecniche di coltivazione innovative food e no food e in particolare l’agricoltura verticale, per nuove forme di produzione di cibo ponendosi in posizioni di avanguardia ed innovazione;


2. riconoscere il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle aree agricole e dell’agricoltura che vi si esercita;


3. rigenerazione urbana attraverso il recupero e la riqualificazione di siti in contesti urbani marginalizzati, di aree industriali dismesse, siti degradati dall’abbandono incontrollato di rifiuti, ex discariche bonificate, capannoni abusivi e aree agricole incolte ed in stato di abbandono;


4. Food Safety per gli aspetti relativi alla salubrità del cibo;


5. Food Security per la sicurezza alimentare legata agli aspetti più etici, economici e sociali.


6. Riduzione degli sprechi alimentari. Ogni anno circa un terzo del terreno coltivabile viene utilizzato per cibo che finisce in pattumiera.


7. Risparmio di suolo: a parità di superficie, la vertical farming produce 100 volte di più dell’agricoltura tradizionale. Il suolo risparmiato torna al suo habitat naturale favorendo la biodiversità.


8. Risparmio di Acqua: il vertical farming consente di risparmiare il 95% di acqua, utilizzando solo la quantità realmente necessaria alle piante per crescere. Le piante crescono in un ambiente puro e non richiedono alcun lavaggio.


9. Riparmio energetico attraverso l’utilizzo di FER per tutti coprire il 100 % del fabbisogno.


10. eliminare i fenomeni di caporalato e sfruttamento dei lavoratori.


11. contribuire al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e di resilienza ai cambiamenti climatici con incremento del tasso di approvvigionamento degli alimenti a “chilometro zero”;


12. accogliere attività ad alta intensità di conoscenza scientifica e tecnologica creando una rete di collaborazione tra soggetti pubblici e privati, tra Centri di Ricerca, Università e imprese.


13. creare posti di lavoro, attraendo nell’area capitale umano altamente qualificato in contrasto ai fenomeni di migrazione fuori regione; innalzamento dei tassi di partecipazione dei giovani a percorsi di formazione terziaria; reskilling e up skilling dei lavoratori residenti nell’area;


14. riproducibilità e replicabilità dell’idea progettuale scalabile in tutto il territorio regionale;


15. complementarietà del progetto con altri quadri programmatori nazionali e regionali.


Il fulcro dell’Agri Valley: Agricoltura 4.0

Questa sarà l’APULIA AGRI VALLEY: agricoltura 4.0 mediante l’applicazione di tecnologie innovative per allestire impianti produttivi di ortaggi e piccoli frutti da distribuire in supermercati, nella ristorazione etramite canale diretto. Le serre in verticale con coltivazioni in ambienti indoor protetti, fuori suolo e su più livelli, senza residui e con il 95% di acqua in meno, con l’innovazione del controllo di tutte le variabili che determinano il processo di crescita della pianta e dei suoi frutti.La domanda del prodotto nei prossimi anni crescerà. Secondo un rapporto pubblicato da Fortune BusinessInsights, intitolato “Vertical Farming Market, 2021-2028”, il mercato si è attestato a 3,04 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che mostrerà̀ un Cagr (tasso annuo di crescita) del 25,2% entro il 2028. 

 Lo scorso anno l’elevata domanda di prodotti alimentari biologici e di prodotti agricoli locali hanno portato i produttori ad espandere i propri impianti, portando il mercato a un tasso di crescita positivo del 19,1%.


Punti di forza - Il processo :

Il processo è lineare: si coltiva in ambienti controllati e incontaminati inattaccabili da patogeni, in cui si monitorano e gestiscono al meglio ogni elemento legato alla crescita, senza utilizzare pesticidi o diserbanti. Entra un seme puro e non trattato ed esce un contenitore in materiale riciclato (una busta in carta riciclata piuttosto che un cartone) subito pronto per il consumo. Cibo dal gusto autentico, sostenibilee tracciato e al massimo della freschezza.L’agricoltura 4.0 consente un minor consumo di risorse naturali: per esempio per produrre un chilo di lattuga in campo aperto sono necessari 250 litri di acqua, che scendono a 20 in serra e un litro in verticalfarm. Allo stesso modo per quanto riguarda il suolo, in campo aperto, in un metro quadrato si producono 3,9 chili di lattuga all’anno, che salgono a 41 in serra e tra gli 80 e i 120 in vertical farm. 

L’ambiente controllato permette di annullare l’utilizzo dei pesticidi e la vicinanza delle vertical farm ai consumatori taglia le emissioni dovute ai trasporti. 

Inoltre il sistema è efficiente perché insensibile al meteo e a eventi avversi che sappiamo essere sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico.

Economia

Il Vertical farming nel 2021 nel mondo vale oltre 2 miliardi di euro, ma le previsioni parlano di 5,8 miliardi nel 2022. Una opportunità anche economica per la Puglia, con una attività che consente risparmio di suolo, acqua ed energia abbattendo l’utilizzo di sostanze chimiche ed attirando all’agricoltura nuove competenze professionali in grado di favorire anche il ricambio generazionale. 

All’imprenditore che esercita le attività di Vertical farming/ serre hi-tech si applicala disciplina ex art.2135 del Codice Civile(imprenditore agricolo) e dell’Imprenditore Agricolo Professionale (IAP – DLg. 99/2004).

Recupero aree dismesse e oggetto di abbandono

Nell’ottica di prevenire il consumo di suolo, il progetto si propone di favorire l’insediamento soprattutto in aree degradate e abbandonate, attraverso interventi di recupero degli edifici esistenti.

Ricerca Avanzata

I crescenti progressi tecnologici consentono una maggiore efficacia e una maggiore produzione, sempre più di qualità e sempre più sostenibili.
Nell’AAV si potranno sviluppare laboratori per l’implementazione e la cooperazione tra ricerca, industria e comunità agricola, al fine di accrescere il contributo alla strategia europea per la bioeconomia1, e quale incubatore d’impresa per:

1. accogliere attività ad alta intensità di conoscenza scientifica e tecnologica creando una rete di collaborazione tra soggetti in grado di sviluppare tali attività (CRSFA Basile Caramia di Locorotondo, Università degli Studi di Bari).


2. attrarre nell’area capitale umano altamente qualificato in contrasto ai fenomeni di migrazione di personale qualificato fuori regione;

3. l’innalzamento dei tassi di partecipazione dei giovani a percorsi di formazione terziaria; reskilling e up skilling dei lavoratori residenti nell’area;

4. allargare l’offerta dei prodotti sul mercato e così consentire l’avvio di nuovi imprese: non solo pomodori, ma insalate, piccoli frutti, funghi, nuovi ortaggi e anche linea di prodotti pronti.

5. il tracciamento del prodotto su tutta la filiera con blockchain, dal seme al prodotto confezionato, che sarà tracciata.

6. migliorare l’efficienza delle lampade da coltivazione o aumentare il rendimento della produzione di energia da fonti rinnovabili.

7. puntare alla massima qualità possibile con screening su migliaia di semi naturali per selezionarne alcuni, quelli di una volta, che in campo aperto sarebbero troppo deboli. Non il super seme dell’agricoltura tradizionale.

8. massimizzare i valori nutrizionali a livello del super food.

9. Riduzione dei fenomeni di intolleranza alimentare e allergie;

10. colture no food per produrre una vasta gamma di prodotti che possono sostituire materie fossili con vantaggi per l’ambiente (quali polimeri, lubrificanti, materiali da costruzione, prodotti farmaceutici, nonché bioenergia e biocarburanti.

Punti di debolezza

Il consumo di energia elettrica attualmente è in gran parte ancora dipendente da fonti fossili.

Gli obiettivi del Next generation EU del 2021 e la crisi della Guerra in Ucraina spingono ancora con più “energia” l’individuazione di soluzioni sostenibili economicamente. La sostenibilità economica di questa tecnologia di coltivazione, complessa e costosa, è però il fattore critico che spiega perché il vertical farming o le serre hi-tech siano ancora un fenomeno limitato in termini di diffusa applicazione industriale.

 L’AAV da una risposta. 

Le aree di progetto verranno dotate di tutte le opere di urbanizzazione primaria (notoriamente acqua luce e gas).  Acqua per il rispetto degli obblighi di sanità pubblica tipici delle filiere agroalimentari. Energia da FER per gli obiettivi del Next generation EU. Infatti, la comunità energetica pubblica del Comune di Statte è in grado di produrre l’energia da campi fotovoltaici realizzati su una ex discarica di rifiuti solidi urbani bonificata e su terreni oggetto di discarica abusiva, ripuliti grazie a finanziamenti regionali.L’idea è quella di affiancare alle serre l’energia prodotta dai campi fotovoltaici, per alimentare impianti termofotovoltaici e/o per produrre idrogeno verde, o impianti geotermici. Le strutture adibite a capannone per il confezionamento e la trasformazione dei prodotti, nonché degli uffici saranno invece alimentati da energia geotermica. La qualificazione professionale è altro punto di debolezza del progetto, in quanto è necessario che il mondo della scuola superiore professionale, della formazione terziaria e delle università formino agricoltori ingegneri, tecnologi e agronomi, esperti di Iot e IA.6.

              La proposta di investimento:

Il Comune di Statte, attraverso “Statte Innova” agisce in ogni direzione per aumentare l’occupazione e lo sviluppo del territorio attraverso anche gli investimenti privati. Il nuovo modello di sviluppo parte dal cambio di paradigma: incentivare l’insediamento delle imprese fornendo i suoli, per avere la certezza di ottenere autorizzazioni e permessi, ed energia da fonti rinnovabili per produzioni meno energivore, sostenibili e realmente green. Con Delibera di Giunta Comunale n. 121 del 27/10/2021 ha dato avvio al presente progetto dando specifico indirizzo per la progettazione e lo sviluppo dell’Agri Valley attraverso l’elaborazione di piani e programmi comunali per l’Agricoltura sostenibile e l’economia circolare. Sono state quindi individuate due aree con destinazione agricola per favorire gli investimenti di cui sopra, ovvero due contesti produttivi di attività agricole ad elevata specializzazione, e segnatamente in:

I. Località Leucaspide

L’area in contrada Leucasipde ha una estensione lorda di circa 6 ettari, Nell’area insistono circa 2750 mq di fabbricati privi di titolo edilizio con coperture sommitali in eternit che, dopo bonifica, per quanto privi di valore architettonico e/o storico, appaiono in ogni caso una testimonianza di un’architettura semplice tipica dei contesti rurali della zona, si prevede di riusare quali depositi frigoriferi e linea di packaging. L’area è ottimamente collegata alla SP Taranto Statte, il che consente raggiungimento della Città di Taranto, della rete autostradale e dell’Aeroporto di Grottaglie in pochi minuti.

II. Località Ninco Nanco

I terreni in località Ninco Nanco hanno un’estensione lorda d i circa 27 ettari.


La prima è stata oggetto di un importante azione di risanamento ambientale: nell’area, infatti, sorgeva una discarica a cielo aperto di rifiuti urbani e speciali, derivante da decenni di incuria e abbandono indiscriminato dei luoghi.L’Amministrazione Comunale, con il sostegno della Regione Puglia, ha dunque progettato ed eseguito la rimozione totale di tutti i rifiuti riportando le aree allo stato originale.

 Nell’area insiste altresì un fabbricato abbandonato di circa 3800 mq su due livelli, che nella configurazionefinale del progetto si intende recuperare insediando il Centro di Ricerca e Sviluppo ed il centro servizi perle aziende che si insedieranno. L’area è ottimamente collegata alla SS172, il che consente raggiungimento della Città di Taranto, della rete autostradale e dell’Aeroporto di Grottaglie in pochi minuti.


Conclusioni

 

L’Apulia AgriValley è un progetto di investimenti produttivi nel settore agricolo food e/o no food finalizzati alla diversificazione, modernizzazione e riconversione economica di un territorio bisognoso della creazione di posti di lavoro per 365 giorni all’anno, sostenuto da attività di ricerca e innovazione per la promozione del trasferimento di tecnologie avanzate al fine di accrescere la competitività delle impreseagricole. L’AgriValley è un progetto di economia circolare del settore agricolo i cui investimenti consentono di conseguire una riduzione significativa delle emissioni di gas ad effetto serra;

L’AgriValley è un progetto per l’inclusione attiva delle persone in cerca di lavoro: si stima che 5 ettari diserre impieghino direttamente 50 lavoratori.

L’AgriValley è un progetto per un accordo di programma,un contratto di sviluppo e/o un partenariato pubblico privato per coniugare l’interesse pubblico legato alla creazione di nuovi posti di lavoro el’interesse privato a realizzare profitti, in linea con la transizione verde, dall’Agenda 2030 al Green Deal Europeo.

ING. MAURO DE MOLFETTA

Proroga : Nuova scadenza il 16/10/2023 ore 12:00

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